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Com'è Bello Far l'Amore: conferenza stampa di presentazione del film di Fausto Brizzi

06/02/2012 | News |
Com'è Bello Far l'Amore: conferenza stampa di presentazione del film di Fausto Brizzi

Presentazione romana per la nuova commedia di Fausto Brizzi, Come è bello far l’amore questa mattina al Cinema The Space Moderno. Alla conferenza stampa seguita alla proiezione del film erano presenti il regista Fausto Brizzi, gli interpreti Claudia Gerini, Fabio De Luigi, Filippo Timi, Giorgia Würth, la cantante Patty Pravo (che interpreta il brano “Come è bello far l’amore”  theme-song principale del film), Giampaolo Letta per Medusa Film e i produttori Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside.
Seduti in prima fila, gli altri interpreti Alessandro Sperduti, Virginia Raffaele, Eleonora Bolla.
Il film uscirà il 10 febbraio distribuito da Medusa Film in circa 600 copie per la maggior parte in 3D.

Una domanda che viene spontanea per Fausto Brizzi. Perché hai scelto di girare una commedia in 3D?
Fausto Brizzi: La realtà è in 3D. Molto banalmente il 3D è più bello da vedere e applicato alla commedia penso che si rida di più. Io mi auguro che tutto il cinema diventi in 3D. Diciamo che il mio è un 3D “nativo” che, applicato alla commedia, dà un’impressione di realismo. Non ho voluto affaticare lo spettatore e quindi per questo primo film mi sono limitato un film piuttosto corto, di 1 ora e 35, e spero di aver divertito.

Per Fausto Brizzi. Cosa ti ha spinto a raccontare questa storia? Questo film è un po’ commedia romantica ma anche qualcos’altro.
Fausto Brizzi: E’ la condizione della mia generazione, il sesso è ancora un tabù ma qui se ne parla in maniera ironica, va bene per i ventenni come per i quarantenni. La mia idea nasce da un’osservazione della realtà. Sono tutti in profonda crisi sessuale. Di sesso si parla molto e credo se ne faccia meno di quello che si deve fare. Il mio è un film per tutti.

Per il cast e il regista. Come avete scelto il tono per questo film? E’ una commedia romantica  ma prende in giro film porno ed è ricca di citazioni.
Claudia Gerini: Per me la vera sfida era interpretare il mio personaggio, la prima volta non ho letto il copione perché Fausto ce l’ha raccontato. Nel complesso è un film sul sesso ma c’è molto romanticismo perché partiamo dal presupposto che questi due protagonisti ancora si amino dopo tanti anni di matrimonio. C’era la voglia di non lasciar andare questo rapporto. La cosa divertente del mio personaggio è che è anche una mamma che vuole rispolverare il suo lato più piccante, c’era il lato divertente, ironico, ma anche più dolce, romantico.
Fabio De Luigi: Io l’ho vissuto un po’ come un grande cartone animato, eravamo un po’come la famiglia Cunningham di “Happy Days” con Filippo Timi al posto di Arthur Fonzarelli che la sa lunga sulle donne. L’intenzione era di far molto ridere senza appesantire con motivi volgari. Io mi sono sentito un po’ il Ricky Cunningham degli anni duemila.
Giorgia Würth: Il mio personaggio ha meno a che fare con il loro triangolo, entra in scena solo a un certo momento del film. Per me Vanessa, il mio personaggio, è sempre stata Titti il canarino, una ragazza abbastanza scema, ma alla fine nella sua semplicità capisce tutto, capisce che quei due si amano e solidarizza per far si che l’amore vinca.
Filippo Timi: Io interpreto quello che in realtà sono, un superdotato (ride). Finalmente mi hanno fatto fare una commedia, la prima volta che ho parlato con Fausto mi ha raccontato tutto il film e l’idea di interpretare un attore porno mi ha lasciato un po’ perplesso. La prima volta che ho letto il copione, ho balbettato dall’ inizio alla fine, però poi è andata meglio, è stato divertentissimo farlo.  E’ bello affrontare un argomento del genere, anche per me, che sono cresciuto in parrocchia, era un tabù enorme ma è bello affrontare un argomento del genere ridendo.

Una domanda per Filippo Timi, di recente a teatro hai recitato nel ruolo di una donna e ora hai vestito i panni del pornodivo. Ti è piaciuto di più essere un pornoattore o una donna?
Filippo Timi: Assolutamente un superdotato, perché la fatica di travestirsi da donna con tacchi alti e bustino era tremenda.

Una domanda per Patty Pravo. Hai mai fatto cinema?
Patty Pravo: No, da quando ho perso l’opportunità di lavorare con Antonioni in Professione Reporter e con  De Sica ne Il giardino dei Finzi Contini, ho fatto solo una particina in un film musicale quando ero bambina. Penso comunque di essere una grande attrice, perché sono una grande interprete. Ora vorrei fare un film ed essere una pazza per tirare fuori tutta la pazzia che ho dentro. Con le canzoni invece sono stata molto presente al cinema, sto diventando una colonna sonora vivente. Con Bruno Zambrini, l’autore della musica del brano che interpreto, abbiamo fatto tanti successi, quando poi ho sentito il pezzo che canto mi è piaciuto tantissimo, il testo è di Brizzi e di Marco Adami.

Una domanda per Fasto Brizzi, ci sono più volte riferimenti al cinema d’autore, citi Marco Bellocchio e Lars von Trier, come ti è venuta questa idea?
Fausto Brizzi: E’ la goliardia che da un po’ manca al cinema italiano, nel Sorpasso Dino Risi prendeva in giro Antonioni, oggi si è persa questa voglia di “cazzeggiare” e di prendere in giro. Ci vuole un po’ di sana goliardia e di sano divertimento.

Una domanda per gli attori, si è sempre detto che il 3D cambia qualcosa nella vostra professione, è così? E una domanda per Brizzi sulla scena in cui fa l’omaggio a Blake Edwards e al film Skin Deep.
Brizzi: Mi è piaciuto molto farlo. Mi piace molto fare citazioni, anche in EX lo avevo fatto. Se c’è un cinefilo che guarda i miei film ci trova i miei gusti.
Fabio De Luigi: Per quanto riguarda il 3D ci ha aiutato molto sul set perché le scene venivano girate con maggiore continuità. Il montaggio è meno forsennato con il 3D e si facevano scene più lunghe e per noi era divertente, potevamo recitare di più. Ogni tanto arrivava “l’espertone”di queste enormi macchine da presa in 3D che indossava enormi ciabatte e usava parole strane. Sono macchine bellissime anche da vedere e iper-tecnologiche.

Per Fausto Brizzi, ci puoi spiegare le differenze tra i diversi tipi di 3D?
Fausto Brizzi: Ci sono due 3D, il primo è il 3D concepito e girato con questa tecnologia, non dà fastidio agli occhi, mentre il secondo, che è quello convertito dopo le riprese, dà fastidio agli occhi. Io ho girato nel vero 3D e dovuto rispettare alcune regole, ho evitato piani troppo stretti e un montaggio troppo serrato e veloce. In realtà se tu giri in 3D sul set, non avrai problemi in sala. Noi abbiamo concepito e girato in 3D come Avatar o Pirati dei Caraibi 4 proprio per far si che il film sia per tutti, ma comunque uscirà in doppia versione, con e senza 3D.

Una domanda per i produttori. Come è nata la collaborazione con Medusa?
Mario Gianani: La Wildside ha un contratto per un certo numero di film di Fausto Brizzi, l’idea di fare il film in 3D è venuta a Fausto. Era l’anno in cui è esploso il 3D. Un  film in 3D costa il 20% in più di un film tradizionale. Il budget per questo film è stato intorno ai 6 milioni e mezzo.
Giampaolo Letta: Noi in realtà abbiamo discusso molto perché ci siamo chiesti se fare una commedia in 3D aveva senso. Poi Fausto ci ha convinto, abbiamo fatto dei test, abbiamo visto i risultati che ci hanno convinto e non ci siamo mai pentiti.

Una domanda per Brizzi. Ma la promozione del film va fatta “da Trieste in giù”?
Fausto Brizzi: In realtà il film è legato alla canzone della Carrà, ma io sono un po’ legato all’abitudine di mettere i titoli delle canzoni come titolo ai film e credo che continuerò a farlo perché è una cosa che aiuta la promozione, vivacizza. Il primo titolo doveva essere SEX in 3D ma avrebbe potuto  spaventare le famiglie dall’andare a vedere il film.

Tornando al tema tabù del sesso, basta una serata in libertà per restituire alla coppia la sua autenticità, il meglio di sé, considerando che la coppia è legame ma è anche compromesso? Come il film può aiutare la coppia in crisi?
Fausto Brizzi: Io penso che la commedia possa funzionare come una terapia di coppia, possa aiutare anche perché potrà stimolare il dialogo familiare. Questo film scatenerà qualcosa nelle famiglie perché il sesso è un piccolo problema dei nostri tempi, se le coppie facessero più l’amore litigherebbero di meno. Ecco perché lo consiglio a tutti.

Elena Bartoni

 


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